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Pacchi regalo e "pacchi"

Quello che non doveva accadere si è invece avverato, e l'interesse di uno e dei pochi ha spazzato il giusto riconoscimento degli altri. L'elite degli organizzatori dei più grandi eventi podistici di massa ha avuto la meglio, ben supportata dal presidente nazionale della FIDAL Franco Arese, che come ben tutti sanno, è stato sì grande atleta, ma oggi ha un grosso conflitto di interessi perché l'ASICS possa sfondare tra i podisti del Belpaese. Il raggiro è stato semplice: annulliamo il famoso balzello dell'euro in più, che tanto fastidio dava agli organizzatori dei grandi eventi, e facciamo il gioco del cerino acceso con i Comitati Regionali e Provinciali FIDAL a mezzo delle loro gare. Tutto ciò ha riversato sulle società organizzatrici affiliate FIDAL il carico dei maggiori costi di tassa gara. Infatti, oltre ad aumentare la quota a livello provinciale (sull'importo della cifra era tollerata la discrezionalità di ogni comitato provinciale FIDAL) è scaturita la limitazione dei partecipanti tesserati ad una società affiliata FIDAL e/o EPS (anche se per questi ultimi è una violazione della convenzione stipulata con la FIDAL e non solo) in ambito regionale. Bella pensata, perché in tal modo se una società affiliata FIDAL vuole avere la partecipazione di atleti FIDAL e/o EPS di altre regioni, deve sborsare 350 euro a fronte dei 150 per una gara provinciale. Pensate che il C.P. FIDAL di Alessandria aveva stabilito per il 2009 (ed anche per il 2010) una tassa gara con forbice da 30 a 100 euro, ovvero 0,50 centesimi ad atleta tesserato FIDAL, come a dire questo è l'importo che va da 0 a 200 iscritti alla competizione. Una bella differenza con le norme piovute da Roma e Torino per il 2010!!!!! Soprattutto per le nostre società dell'Alessandrino, territorio su cui amano gareggiare atleti liguri e lombardi, che si troverebbero costrette a fare richiesta per gare regionali, passando quindi da una ipotesi di 50 euro (considerando una media di 100 iscritti gara 2009) a ben 350 euro: una follia!!!! Infatti, di gare provinciali FIDAL su strada per il 2010 non ve ne saranno, l'attività per quel tipo di manifestazione sul territorio alessandrino rimarrà solo con cross e pista: una dozzina di gare, dove l'importo è fissato per la prima specialità in 50 euro, e per la seconda gratis! La novità 2010, crediamo un po' a livello nazionale, sarà il fortissimo incremento di gare sotto l'egida degli Enti di Promozione Sportiva, realtà riconosciute dal CONI, e di cui la stragrande maggioranza ha una convenzione con la FIDAL. Proprio per questo, l'Acquese e l'Ovadese vedranno in questi giorni le loro società in ambito FIDAL aderire agli EPS, e se l'Atletica Ovadese è già affiliata MSP, l'ATA e la Vital Club lo faranno con l'UISP e l'Acquirunners con il CSI. Nel 2010 saranno solo due le gare regionali FIDAL in questo territorio: l'Acqui Classic Run e la Stradolcetto di Ovada. Tutto invariato invece per il calendario gare, che saranno ben 68 nell'area Acquese/Ovadese, territorio interessato dall'8° Trofeo della Comunità Montana "Suol d'Aleramo-Alto Ovadese-Alta Val Lemme" e dalla 2^ Coppa "Alto Monferrato". Con l'affiliazione agli EPS verrà pertanto data ancora la possibilità ad atleti liguri, lombardi etc., di correre sulle nostre strade, con costi di tasse gara sopportabili per le società organizzatrici di queste zone. In conclusione, Arese & Co. si sono fatti un bel regalo, facendo invece un bel "pacco" ai C.P. e Regionali FIDAL, messi in condizione di dover attendere a stagione già iniziata le richieste di "gara provinciale strada" (che non arriveranno), e "gara regionale strada" (pochissime nuove). Purtroppo però, attendiamoci nel corso dell'anno le forche caudine dei nostri cerberi a Roma e Torino (molto più Torino, a Roma non gliene frega un cavolo), con Genova invece che da tempo ha lasciato ampio spazio agli EPS ed ai "fai da te".

Stellio Sciutto




3 settembre
Ho chiesto spiegazioni a Daniele Cortolezzis, giudice FIDAL della gara I magnifici sette, circa l'amarezza che traspare dalla vignetta pubblicata sul suo blog. Ecco la sua risposta.Ero presente come giudice FIDAL con Fasan e pure Pedrini di supporto, quando Fasan ha fatto notare a Lonardo che non era presente il medico e non dava il via se non fosse arrivato. Lonardo non ha esitato a passare la gara a Carminati, pur sapendo che sarebbe stata invalidata, motivando che non sarebbe stato sicuro correre con il buio. Ti faccio presente che erano già le 20h10, però aspettavamo lui che era ancora a posizionare i volontari sul percorso, e che la faccenda con il giudice è durata solo un paio di minuti: quindi sono partiti circa alle 20h15 e a quell'ora per non terminare con il buio bisognava correre in molto meno dei 25 min. che ha impiegato Gambetta.Ma al di là di delle questione specifica, il discorso è che in caso di incidenti o malesseri se non è presente il medico la responsabilità è del giudice che ha dato il via e non dell'organizzatore: quando ho fatto il corso Gianni Angeleri - fiduciario alla FIDAL per 30 anni - la prima cosa che ci ha insegnato è stata la questione del medico.Secondo me ha mancato di rispetto a Fasan come giudice ma anche come persona, prevaricandolo: se, evidentemente, ha delle questioni in sospeso con i dirigenti FIDAL è con loro che deve chiarire e non con noi.La cosa che ancora di più mi ha irritato sono stati i commenti "ironici" che ha fatto al microfono durante la premiazione del tipo: "Avevo anche un presente per il giudice FIDAL che se ne è andato via prima. C'è qualcuno che glielo può dare?" mostrando un bagnoschiuma Paglieri. Comunque la gara non è omologata FIDAL.Se vuoi scrivere sul tuo sito quello che ti ho scritto puoi farlo, è cio che penso e puoi mettere tranquillamente il mio nome.

SalutiDanny



Botanpò? no grazie!
di Claudio Vassallo

L'episodio di ieri sera a Pietramarazzi rappresenta la triste conclusione di un circuito, il Botanpò, che proposto come una novità nel panorama podistico alessandrino tanto da creare una possibile alternativa all'ordinario svolgimento di tutte le altre gare sotto l'egida FIDAL, ha dimostrato via via tutta la sua limitatezza e mancanza di serietà da parte degli organizzatori. Annullamento improvviso di gare, segnalazioni dei percorsi insufficienti, classifiche con nominativi sbagliati (caso clamoroso quello di Fiondi con un vincitore di 72 anni non partecipante alla competizione) o ancora peggio gonfiate con podisti non presenti alla gara (in media una quindicina per volta). Già ai primi di Luglio dopo la gara di Lobbi non ho partecipato più a nessuna gara del circuito non accettando una situazione del genere. Ma nel frattempo molti danni sono stato fatti, vedi il caso Enrico Carminati o, come a Pietramarazzi, il comportamento deprecabile verso i giudici Cortolezzis e Fasan. Purtroppo anche la FIDAL ha avuto le sue responsabilità, prima minacciando sanzioni verso i partecipanti alle gare del circuito, ma poi autorizzandone alcune (Francesca nel Cuore, Pietramarazzi) dove gli organizzatori hanno fatto quello che hanno voluto, compilando delle classifiche che gridano vendetta. Finora a pagare sono stati i poveri podisti e qualche malcapitato giudice, ma quando pagheranno i veri responsabili! Da questi non ci aspettiamo una risposta, in quanto continueranno a fregarsene, ma dalla FIDAL alessandrina si. Per quanto mi riguarda non mi sono mai posto il problema di partecipare ad una gara anche se non era approvata dalla FIDAL. L'ho fatto più volte perché mi ritengo un uomo libero e nessuna federazione può impedirmi di scegliere, in quanto le mie valutazione si sono sempre basate sulla serietà degli organizzatori e non sulla copertura di "sigle autorevoli", di conseguenza mi sento serenamente di affermare "Botanpò, no grazie!"

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